Un gruppo di hacktivisti legato alla Russia, noto come NoName057(16), ha rivendicato la responsabilità degli attacchi informatici su diversi siti web rumeni nel fine settimana, mentre gli elettori si recavano alle urne per eleggere un nuovo presidente.
Tra gli obiettivi degli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) c'erano i siti web ufficiali del Ministero degli Affari Esteri, del governo rumeno, della Corte Costituzionale e di diversi candidati alla presidenza.
La Direzione Nazionale per la Sicurezza Informatica (DNSC) della Romania ha confermato gli attacchi, affermando che i siti web interessati sono stati ripristinati. Gli attacchi DDoS in genere inondano di traffico i siti presi di mira, rendendoli irraggiungibili.
NoName057(16) è stato creato all'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel 2022 ed è noto per aver orchestrato attacchi DDoS relativamente semplici e di breve durata con l'aiuto di centinaia di volontari. Il gruppo ha preso di mira principalmente paesi europei, tra cui Polonia, Repubblica Ceca, Lituania e Italia.
La scorsa settimana il gruppo ha attaccato diverse organizzazioni olandesi ed europee come ritorsione per il sostegno militare fornito dai Paesi Bassi all'Ucraina.
In una dichiarazione rilasciata domenica, NoName057 ha affermato di aver effettuato una "sorpresa DDoS" in Romania il giorno della ripetizione delle elezioni.
A dicembre, la Corte costituzionale rumena ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali dopo che dati di intelligence desecretati avevano rivelato che l'interferenza russa, tra cui una sofisticata campagna di guerriglia su TikTok e altri siti di social media, aveva influenzato i risultati.
Il vincitore della replica di domenica, George Simion, è il leader di estrema destra dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR). Si oppone agli aiuti militari all'Ucraina ed è alleato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Secondo quanto riportato dai media, la campagna di Simion pubblicava decine di video su TikTok ogni giorno, molti dei quali girati in zone rurali. La campagna ha ricevuto anche il sostegno di pagine di meme e influencer nazionalisti, contribuendo ad amplificare il suo messaggio tra gli elettori più giovani.
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